Mugen Seiki, dopo aver collaborato con il gruppo GRP per la produzione di un motore con il nome del brand Ninja, ha deciso di affidare il suo gioiello di punta per la propria ammiraglia Off Road alla O.S. Engines: nasce così il JX21-B01. Quello che ne è scaturito è un prodotto davvero unico, ben progettato e decisamente ben rifinito.
Nel rispetto della tradizione dei .21 della casa del Sol Levante, le misure caratteristiche parlano di un motore a corsa corta (16.66 mm di alesaggio e 16.00 mm di corsa), identiche al plurivittorioso VZ-B V-Spec T e derivati. Apparentemente il motore subisce un certo distacco estetico dalla restante produzione O.S. assumendo forme più “europee” all’esterno, mentre l’adozione di importanti migliorie all’interno permette di raffinare un progetto promettendo prestazioni veramente di massimo livello. La splendida testa di raffreddamento cilindrica troneggia sul corpo propulsore con ben nove alette a garantire il corretto smaltimento del calore prodotto durante il funzionamento. Quattro intelligenti fresature permettono di raggiungere con facilità le viti di ancoraggio al castello motore senza utilizzare deleterie inclinazioni. Il sottotesta chiude la camera di combustione con una forma davvero compatta ed un ampia area di squish utile ad allontanare il più possibile deleteri fenomeni di detonazione. L’alloggiamento per la candela è costruito su misura per ospitare l’ottima O.S. P3 Ultra Hot, candela ogni tempo che tanto si fa apprezzare per la sua incredibile longevità e per la sua proverbiale efficienza. Il carter deriva da quello utilizzato sull’ O.S. 28XZ e da questo eredita i dimensionamenti, generosi per un .21, ed il layout complessivo delle alette radianti. Queste vengono furbamente disposte nei dintorni del collettore di scarico, per raffreddare il lato caldo del cilindro e si allungano verso il cannocchiale del carburatore ad irrigidire una zona meccanicamente e termicamente piuttosto stressata. All’interno del carter viene ospitato un inedito cilindro a 5 luci di travaso finemente lavorato ed ottimizzato nei flussi tramite le consuete canalizzazioni. Un riporto superficiale a base di cromo (sembra che O.S. abbia in passato dichiarato che trattasi di una lega bimetallica) conferisce le adeguate caratteristiche meccaniche necessarie a permettere lo scorrere del pistone. Questo vanta una geometria piuttosto compatta, nel tentativo di contenere le masse in moto alterno e viene vincolato alla biella tramite un corto spinotto in acciaio forato (non passante) per contenerne il peso. La biella viene ricavata dal pieno e dispone di due bronzine, una al piede ed una alla testa, inserite per forzamento. Il profilo affusolato, ma non esile, e le rastremature sulla testa permettono di contenere, rispettivamente, le perdite per sbattimento e le perdite legate agli attriti meccanici. Il carter pompa viene chiuso tramite un tappo costruito in ergal che non possiede i raccordi verso i condotti di travaso laterali: scelta apparentemente in controtendenza, ma necessaria al contenimento del volume. Il moto traslatorio del pistone viene trasformato in quello rotatorio da un bellissimo albero in acciaio dotato di un nuovo disegno. Il volantino e la luce di sbocco del condotto, una volta finemente raccordate da una lavorazione ad ampio raggio, sono ora di ben più classico disegno assumendo la forma l’uno della classica mannaia, più adatta a realizzare efficacemente un più alto coefficiente di bilanciamento, e l’altro della classica virgola di raccordo ed estrazione, più efficiente nello sfruttare le azioni dinamiche ad alto numero di giri. Per facilitare il passaggio della vena gassosa il condotto principale è stato dotato di un fondo realizzato in materiale siliconico, mentre superficialmente un riporto galvanico aiuta ad indurire la superficie ed ad abbassare il coefficiente di attrito. Il carburatore è anch’esso mutuato dalla serie XZ dei motori O.S. e vanta, adesso, un corpo irrobustito e degli air restrictor intercambiabili realizzati in lega leggera e dalla pregevole fattura. La base c’è tutta: è il caso di dire che questo Ninja JX21-B01 è veramente un cavallo di razza.




















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